venerdì 6 novembre 2015

4.6. Supporti conformi e formazioni di sovranità - Parte XXXVI - Tratto da «Moneta, rivoluzione e filosofia dell'avvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski» (Rizosfera/Obsolete Capitalism Free Press, 2016)


Supporti conformi e formazioni di sovranità

4.6. - Parte XXXVI

Tratto da «Moneta, rivoluzione e filosofia dell'avvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski» (Rizosfera/Obsolete Capitalism Free Press, 2016)
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La composizione e l’alleanza delle forze degli istinti in tumulto incessante per contrapporsi al corpo sociale ed economico assediante fornisce la griglia della battaglia all’interno e all’esterno dei corpi. Le «cupe organizzazioni» delle sintesi sociali che accerchiano i corpi e le forze impulsionali sono le Herrschaftsgebilde di Nietzsche, le «formazioni di sovranità» che troviamo nei frammenti postumi di Nietzsche degli anni 1887 e 1888. Dentro e fuori dal corpo, la battaglia delle forze impulsionali infuria. La sensualità, e il suo stadio successivo, la sessualità, impediscono ogni prospettiva, anche quella economica, per cui vanno represse. La prima ondata di repressione impulsionale serve alle formazioni di sovranità nello strutturare un tutto conforme, o per parlare come Klossowski, «un’unità organica e psichica». Nonostante il suo formarsi dentro all’involucro della totalità come «essenza compiuta», il supporto conforme è sempre e comunque oggetto della lotta delle pulsioni e degli istinti nel tentativo di liberarsi dalle formazioni di sovranità e dalle potenze che le costituiscono. I modi d’espressione di lotte e contro-lotte, attacchi e resistenze, si manifestano “attraverso una gerarchia di valori tradotti in una gerarchia di bisogni” (MV, 54). Per Klossowski “la gerarchia di bisogni è la forma economica di repressione che le istituzioni esistenti esercitano, per mezzo e attraverso la coscienza del «supporto», sulle forze imponderabili della sua vita psichica» (MV, 54). La denuncia di Klossowski contro le tradizioni - e le sue «traduzioni» gregarie - che dominano la società è quanto mai efficace. Egli ha di fronte a sé tre interpretazioni contemporanee che combattono gli obiettivi di liberazione della Rizosfera e attaccano l’economia generalizzata a cui partecipano i valori libidinali attraverso la nuova gerarchia pulsionale che filosofi come Deleuze vogliono attivare: il liberismo che attraverso la gerarchia dei bisogni impone una differente gerarchia dei valori grazie all’esclusione del bisogno sessuale dai bisogni primari, annullandone il valore emozionale; il marxismo che troneggia l’economia industriale e i valori mercificati come struttura primaria, relegando la sfera sessuale alla sovrastruttura; la psicanalisi che accetta di confinare l’economia libidinale al triangolo famigliare, separando il sociale dal proprio oggetto di studio, e subendo la divisione operata dal marxismo -  della società se ne occuperà il socialismo scientifico, mentre dell’inconscio e dell’atomo sociale famigliare se ne occuperà la psicanalisi. In Klossowski, gli autori che compongono la triade del dominio e dell’assoggettamento rispondono ai nomi di Raymond Aron, Karl Marx e Sigmund Freud. Lo scopo della Rizosfera sarà di liberare il potenziale rivoluzionario individuale e di gruppo rovesciando e superando - su questo punto - il Nietzsche de I forti dell’avvenire che auspicava, al contrario, una comunità discreta di sediziosi irregolari e inscambiabili. E’ sul tema dell’opposizione alla legge economica imperante attraverso la produzione pulsionale occulta che intervengono Deleuze e Guattari nell’Anti-Edipo, allacciandosi proprio a questo passaggio cruciale della «moneta vivente» di Klossowski. “I due tipi di fantasma, o meglio i due regimi” - affermano i due filosofi parigini - “si distinguono dunque a seconda che la produzione sociale dei «beni» imponga la sua regola al desiderio tramite un io la cui unità fittizia è garantita dai beni stessi, o a seconda che la produzione desiderante degli affetti imponga la sua regola a istituzioni i cui elementi non sono più che pulsioni” (AE, 68). Avremo, nel primo regime, i soggiogati, i supporti-gregari e la scambiabilità, mentre nel secondo regime le «macchine desideranti», i nomadi e gli schizo dell’avvenire che anelano l’inconvertibilità mercantile. Nella storia del socialismo utopistico un filosofo francese, tra i più inattuali, aveva lavorato su tematiche quali comunità, affetti, economia e armonia sociale: Charles Fourier. Sia Klossowski - in La moneta vivente - sia Deleuze e Guattari - nell’Anti-Edipo - lo ricordano:

Se si deve parlare ancora di utopia in quest’ultimo senso, alla Fourier, non è certo come modello ideale, ma come azione e passione rivoluzionarie. E, nelle sue opere recenti, Klossowski ci indica il solo mezzo per superare il parallelismo sterile in cui ci dibattiamo tra Freud e Marx: scoprendo il modo in cui la produzione sociale e i rapporti di produzione sono un’istituzione del desiderio, e come affetti e pulsioni fanno parte dell’infrastruttura stessa. Poiché ne fanno parte, vi sono presenti in tutti i modi creando nelle forme economiche tanto la loro repressione quanto i mezzi per rompere tale repressione” (AE, 68-69).
( SEGUE QUI )

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