venerdì 16 ottobre 2015

2.7. Codebreakers - Parte XV - Tratto da «Moneta, rivoluzione e filosofia dell'avvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski» (Rizosfera/Obsolete Capitalism Free Press, 2016)

Codebreakers

2.7. Parte XV
Tratto da «Moneta, rivoluzione e filosofia dell'avvenire. Nietzsche e la politica accelerazionista in Deleuze, Foucault, Guattari, Klossowski» (Rizosfera/OCFP, 2016)
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I tre padri convocati al cospetto dell’istanza rivoluzionaria - Marx, Freud e Nietzsche - hanno rivelato i rispettivi approcci riguardo ai codici. Ricordiamo che per Deleuze i principali codici sono le leggi, i contratti, le istituzioni (NF-PN, 313). I tre «padri convocati» hanno dunque espresso le loro posizioni, i loro ritornelli: Freud e Marx, a causa delle loro «scuole», rimangono incatenati dentro ai codici, anche se rinnovati - nuovo Stato, nuova famiglia e nuovi rapporti di produzione. Nietzsche è rimasto fuori dai codici, anzi è l’unico «codebreaker» della filosofia, in quanto anti-filosofo che ripudia leggi, contratti, istituzioni. Nietzsche, per Deleuze, ha reso il pensiero una «macchina da guerra», una «potenza nomade» (NF-PN, 322). Questa lettura deleuziana degli effetti della filosofia nietzscheana, ne disegnano la rottura totale nei confronti di tutto il pensiero politico e filosofico e, allo stesso tempo, trasportano tale rottura dentro allo scenario rivoluzionario decodificante: una zattera della Medusa? Grazie a questo «posizionamento» nietzscheano, nel paesaggio della Macchina capitalistica civilizzata si vengono a precisare tre differenti opzioni di azioni decodificatrici. La prima, definibile come schizofrenia del Capitale, è analizzata nei minimi dettagli nell’Anti-Edipo ed è proposta dalle frange più selvagge e vibranti del turbo-capitalismo, alla quale Deleuze e Guattari si oppongono. La seconda, ricordata in precedenza, è la posizione codebreaker di Nietzsche, inutilizzabile in campo insurrezionale in quanto non fornisce strumenti né indicazioni per alcuna pragmatica ed epistemologia rivoluzionaria. Nietzsche infatti non vuole creare movimenti, partiti o stati nuovi, in quanto è al tempo stesso agente e oggetto della decodificazione (NF-PN, 317). Tramite lui passano solo delle intensità, ma nessuna «costruzione». Proprio per questo motivo, però, Nietzsche è un potente alleato della terza posizione della decodificazione, quella espressa da Deleuze e Guattari nell’Anti-Edipo e da quel segmento di movimento rivoluzionario nato sulle barricate del Maggio 1968, che rifiuta tutti i vecchi modi di agire e pensare, e sta cercando percorsi teorici innovativi e pratiche efficaci di sovversione. Deleuze e Guattari hanno altri due potenti alleati nella filosofia francese: Klossowski e Foucault. Sarà questa comunità ristretta a formulare la risposta a quale «via rivoluzionaria» e a quale «accelerazione di processo» si fa riferimento nel passaggio finale della Macchina capitalistica civilizzata.
Picblog: la prima foto riguarda i funerali di Pierre Overney a Parigi il 4 marzo 1972. La seconda foto riguarda la conferenza stampa tenuta lo stesso giorno da Foucault e Sartre, tra gli altri, al cancello della Renault dove fu ucciso Pierre Overney il 25 febbraio 1972.

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