venerdì 15 marzo 2013

6 domande - a Wu Ming 1, Maurizio Lazzarato, Lapo Berti e Alberto Toscano - sul populismo, sul fenomeno M5S e sulle elezioni italiane del 24 e 25 febbraio 2013



6 domande - a WM1, Maurizio Lazzarato, Lapo Berti e Alberto Toscano - sul populismo, sul fenomeno M5S e sulle elezioni italiane del 24  e 25 febbraio 2013:

Fascismo di banda, di gang, di setta, di famiglia, di villaggio, di quartiere, d’automobile, un Fascismo che non risparmia nessuno. Soltanto il micro-Fascismo può fornire una risposta alla domanda globale: “Perchè il desiderio desidera la propria repressione? come può desiderare la propria repressione?”
(Gilles Deleuze, Millepiani, pg.271)

  1. Sul micro-fascismo: Partiamo dall'analisi di Wu Ming, esposta nel breve saggio per la London Review of Books intitolato “Yet another right-wing cult coming from Italy”, che legge il M5S e il fenomeno Grillo come un nuovo movimento autoritario di destra.  Come è possibile che il desiderio di cambiamento o di speranza di buona parte del corpo elettorale si stato vanificato e le masse abbiano di nuovo anelato - ancora una volta - la propria repressione? Siamo fermi nuovamente all’affermazione di Reich: sì, le masse hanno desiderato, in un determinato momento storico, il fascismo. Le masse non sono state ingannate, hanno capito molto bene il pericolo autoritario, ma l’hanno votato lo stesso. E il pensiero doppiamente preoccupante è il seguente: i due movimenti populisti autoritari-aziendali, M5S e PdL, sommati insieme hanno più del 50% dell’elettorato italiano. Le tossine dell’autoritarismo e del micro-fascismo quanto sono presenti nella società italiana contemporanea ?

cfr: 
Wu Ming: "Yet another right-wing cult coming from Italy" @ Wu Ming Foundation website
Wilhelm Reich - Psicologia di massa del fascismo - Einaudi, 2002
Gilles Deleuze, Félix Guattari - Millepiani - Castelvecchi, 2010
Gilles Deleuze - L’isola deserta e altri scritti - Einaudi, 2007 (cfr. pg. 269, Gli Intellettuali e il Potere, conversazione con Michel Foucault del 4 marzo 1972) “Questo sistema in cui viviamo non può sopportare nulla: di qui la sua radicale fragilità in ogni punto e nello stesso tempo la sua forza complessiva di repressione” (intervista a Deleuze e Foucault, pg. 264)
  1. 1919, 1933, 2013. Sulla crisi: Slavoj Zizek ha affermato, già nel 2009,  che quando il corso normale delle cose è traumaticamente interrotto, si apre nella società una competizione ideologica “discorsiva” esattamente come capitò nella Germania dei primi anni ’30 del Novecento quando Hitler indicò nella cospirazione ebraica e nella corruzione del sistema dei partiti i motivi della crisi della repubblica di Weimar. Zizek termina la riflessione affermando che, ogni aspettativa della sinistra radicale di ottenere maggiori spazi di azione e quindi consenso, risulterà fallace in quanto saranno vittoriose le formazioni populiste e razziste, come abbiamo poi potuto constatare in Grecia con Alba Dorata, in Ungheria con il Fidesz di Orban, in Francia con il Front National di Marine LePen e in Inghilterra con le recentissime vittorie di Ukip. In Italia abbiamo avuto imbarazzanti “misti” come la Lega Nord e ora il M5S, bizzarro rassemblement che pare combinare il Tempio del Popolo del Reverendo Jones e Syriza,  "boyscoutismo rivoluzionario" e disciplinarismo delle società del controllo. Come si esce dalla crisi, secondo Wu Ming1 e con quali narrazioni discorsive “competitive e possibilmente vincenti”? Con le politiche neo-keynesiane tipiche del mondo anglosassone e della terza via socialdemocratica nord-europea o all’opposto con i neo populismi autoritari e razzisti ? Pare che tertium non datur...
cfr.
Slavoj Zizek - First as Tragedy, then as Farce - Verso, Uk, 2009 (pg. 17)

  1. Sull’organizzazione. Daniel Guèrin nel suo “La peste brune” mostra come la conquista del potere di Hitler nella Germania del 1933 sia avvenuta grazie anzitutto a “micro-organizzazioni che gli conferivano un mezzo incomparabile, insostituibile per penetrare in tutte le cellule della società”. Il movimento di Grillo si è ramificato nella società grazie alla formula territoriale dei meet-up mutuata direttamente dal mondo politico statunitense, i meet-up di Howard Dean (vedi qui http://www.wired.com/wired/archive/12.01/dean.html) . Ma il M5S è altro ancora dai Meet-Up. Si potrebbero valutare serie spettacolari quali Reagan/Schwarzenegger/Grillo, serie autoritarie quali Mussolini/Hitler/Grillo, oppure serie populiste quali Giannini/Poujade/Grillo o altre ancora come la serie comica Coluche/Grillo. E’ possibile tentare un’analitica dell’esplosione M5S come neo-vettore energetico in mutazione vorticosa (Félix Guattari l'avrebbe chiamato "il movimento assoluto della macchina-Grillo")? Quali sono per Wu Ming le componenti, i fili, i flussi, i segmenti, gli slanci e le eterodossie della “macchina da guerra astratta” grillina ? 

cfr:
Gilles Deleuze- Félix Guattari - Millepiani (Castelvecchi, III edizione, Novembre 2010): Nono Piano: 1933 Micro-politica e segmenterietà. (pg.265 - “Daniel Guèrin (La peste brune, 1933) ha ragione nel dire che Hitler, e non lo Stato maggiore tedesco, ha conquistato il potere in quanto disponeva anzitutto di micro-organizzazioni che gli conferivano “un mezzo incomparabile, insostituibile, per penetrare in tutte le cellule della società”, segmentarietà flessibile, molecolare, flussi capaci di irrorare cellule di ogni genere”
Daniel Guérin - The Brown Plague - DUP, Usa, 1994
Gilles Deleuze-Félix Guattari - Apparato di cattura - Sezione IV di Millepiani (Castelvecchi, I edizione, maggio 1997): Piano 15: Regole concrete e macchine astratte (pg. 150 - "Un movimento è assoluto quando, quali che siano la sua quantità e la sua velocità, rapporta "un corpo" considerato come molteplice ad uno spazio liscio che occupa in maniera vorticosa)

“Ogni vita è, si capisce, un processo di demolizione” (Francis Scott Fitzgerald, The Crack Up, 1936)

  1. Sulle onde anomale: Franco Berardi in un suo recente post sul sito di Micromega afferma che, con il voto del 24 febbraio 2013, la sconfitta dell’anti-Europa liberista comincia in Italia. Gli italiani, secondo la sua particolare lettura, avrebbero detto: non pagheremo il debito. Insolvenza. Che cosa è accaduto in Italia, secondo il vostro punto di vista, il 24 febbraio 2013? E poi, un recentissimo studio dell’Istituto Cattaneo - Gianluca Passarelli, il ricercatore - ha dimostrato che il M5S è il partito più “nazionale” delle elezioni del 24 febbraio; il suo scoring (0,90 sul top vote di 1,00) dimostra che il suo dato elettorale è il più omogeneo, nei termini di percentuale di voti, su tutto il territorio nazionale, più del PdL (0,889) e del PD (0,881). Ma come è potuto accadere ? (come è stato possibile che in quasi tre anni, dal 2010 al 2013, questo partito-movimento abbia potuto non solo competere, ma addirittura battere, macchine elettorali ben rodate quali quelle delle formazioni berlusconiane e della sinistra organizzata ? )
cfr: 
Franco Berardi - La sconfitta dell’anti-Europa liberista comincia in Italia - Micromega website
Istituto Cattaneo -  http://www.cattaneo.org
Gilles Deleuze, Félix Guattari - Millepiani - Castelvecchi, 2010 (pg.249 - 1874. tre novelle o “che cosa è accaduto”?)

  1. Sul popolo che manca: Mario Tronti afferma che “c’è populismo perché non c’è popolo”. Tema eterno, quello del popolo, che Tronti declina in modalità tutte italiane in quanto “le grandi forze politiche erano saldamente poggiate su componenti popolari presenti nella storia sociale: il popolarismo cattolico, la tradizione socialista, la diversità comunista. Siccome c’era popolo, non c’era populismo.” Pure in ambiti di avanguardie artistiche storiche, Paul Klee si lamentava spesso che era “il popolo a mancare”. Ma la critica radicale al populismo - è sempre Tronti che riflette - ha portato a importanti risultati: il primo, in America, alla nascita dell’età matura della democrazia; il secondo, nell’impero zarista, la nascita della teoria e della pratica della rivoluzione in un paese afflitto dalle contraddizioni dello sviluppo del capitalismo in un  paese arretrato (Lenin e il bolscevismo). Ma nell’analisi della situazione italiana ed europea è tranchant: “Nel populismo di oggi, non c’è il popolo e non c’è il principe. E’ necessario battere il populismo perché nasconde il rapporto di potere”. L’abilità del neo-populismo, attraverso gli apparati economici-mediatici-spettacolari-giudiziari, è nel costruire costantemente dei "popoli fidelizzati" più simili al "portafoglio clienti" del mondo brandizzato: quello berlusconiano è da vent’anni che segue blindato le gesta del sultano di Arcore; quello grillino, in costruzione precipitosa, sta seguendo gli stessi processi identificativi totalizzanti del “popolo berlusconiano”, dando forma e topos alle pulsioni più deteriori e confuse degli strati sociali italiani. Con le fragilità istituzionali, le sovranità altalenanti, gli universali della sinistra in soffitta - classe, stato, conflitto, solidarietà, uguaglianza - come si fa popolo oggi ? E’ possibile reinventare un popolo anti-autoritario? A mancare, è solo il popolo o la politica stessa?

Mario Tronti - C’è populismo perché non c’è popolo - in Democrazia e Diritto, n.3-4/2010.
Paul Klee - Diari 1898-1918. La vita, la pittura, l’amore: un maestro del Novecento si racconta - Net, 2004
Gilles Deleuze, Félix Guattari - Millepiani - Castelvecchi, 2010 (pg. 412-413 - 1837. Sul Ritornello)

  1. Sul ControlloGilles Deleuze nel Poscritto delle Società di Controllo, scritto nel maggio del 1990, afferma che, grazie alle illuminanti analisi di Michel Foucault, emerge una nuova diagnosi della società contemporanea occidentale. L’analisi deleuziana è la seguente: le società di controllo hanno sostituito le società disciplinari allo scollinare del XX secolo. Deleuze scrive che “il marketing è ora lo strumento del controllo sociale e forma la razza impudente dei nostri padroni”. Difficile dargli torto se valutiamo l’incontrovertibile fatto che, dietro a due avventure elettorali di strepitoso successo - Forza Italia e Movimento 5 Stelle - si stagliano due società di marketing: la Publitalia 80 di Marcello Dell’Utri e la Casaleggio Asssociati di Gianroberto Casaleggio. Meccanismi di controllo, eventi mediatici quali gli exit polls, sondaggi infiniti, banche dati in/penetrabili, data come commodities, spin-doctoring continuo, consensi in rete guidati da influencer, bot e social network opachi, digi-squadrismo, echo-chambering dominante, tracciabilità dei percorsi in rete tramite cookies, queste le determinazioni delle società post-ideologica neoliberale. La miseria delle nuove tecniche di controllo rivaleggia solo con le miserie della “casa di vetro” della trasparenza grillina (il web-control, of course). Siamo nell’epoca della post-politica, afferma Jacques Ranciere: Come uscire dalla gabbia neo-liberale e liberarci dal consenso ideologico dei suoi prodotti elettorali?  Quale sarà la riconfigurazione della politica - per un nuovo popolo liberato - dopo l’esaurimento dell’egemonia marxista nella sinistra ?


cfr:
Jacques Ranciere - Disagreement. Politics and Philosophy -UMP, Usa, 2004
Gilles Deleuze - Pourparler - Quodlibet, Ita, 2000 (pg. 234, Poscritto sulle società di controllo)
Deleuze and New Technology - edited by Mark Poster and David Savat - EUP, Uk, 2009

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