martedì 11 dicembre 2012

James Gleick - L'informazione. Una storia, una teoria, un diluvio - Feltrinelli, It, 2012


“Ogni nuovo medium trasforma la natura del pensiero umano. Sul lungo periodo, la storia è la storia dell’informazione che prende coscienza di se stessa.” Un libro che, fondendo con grande sapienza narrativa divulgazione scientifica, racconto biografico, storia delle idee, delle scoperte e della tecnica, ci dice come siamo arrivati fin qui e quel che ci attende in futuro.
Il libro
Ancora alla soglia degli anni quaranta Claude Shannon usava intelligence per parlare di informazione – un termine che avrebbe cominciato davvero a diffondersi solo qualche anno più tardi, con la sua Teoria matematica delle comunicazioni, insieme a una parolina, bit, destinata a diventare una delle più pervasive dell’ultimo mezzo secolo. Amata e vituperata, quella parolina segna un punto di passaggio fondamentale: quando l’informazione diventa una grandezza quantificabile e misurabile. Difficile valutarne davvero l’importanza, ma James Gleick ci prova (con successo), raccogliendo i fili sparsi di una storia che parte da lontano, dai poemi omerici e dall’invenzione della scrittura e dell’alfabeto, passando per la lessicografia e i dizionari, i codici crittografici e le moderne tecnologie della comunicazione (il telegrafo, il telefono, il calcolatore). E lungo la strada si incontrano figure chiave, talora insospettate: i compilatori di antichi dizionari, come l’inglese Robert Cawdrey, o i curatori dell’Oxford English Dictionary; l’inventore del primo calcolatore, Charles Babbage; la sua musa, Ada Byron, figlia dell’illustre poeta; e una serie di altre personalità fondamentali come Samuel Morse con il suo codice telegrafico, il matematico Alan Turing (con il suo calcolatore universale ma anche con i suoi lavori di crittanalisi durante la seconda guerra mondiale), il creatore della teoria dell’informazione Claude Shannon o il fondatore della cibernetica Norbert Wiener. Conclude con la vera e propria epoca dell’informazione, il mondo contemporaneo dove tutti sono, volenti o nolenti, esperti di bit e byte. Sotto un diluvio di segni e segnali, notizie e immagini, blog e tweet. L’informazione, fondendo con grande sapienza narrativa divulgazione scientifica, racconto biografico, storia delle idee, delle scoperte e della tecnica, ci dice come siamo arrivati fin qui e quel che ci attende in futuro.

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